Wicd 1.5.0 su Slackware 12.1: connessioni WPA senza problemi

Lo ammetto: con il WEP e iwconfig non ho mai avuto problemi a configurare la mia scheda wireless. Anzi su Slackware avevo fino a qualche tempo fa uno script bash che impostava la wlan0 a dovere dopo aver caricato ndiswrapper come modulo. Ma ormai tenere ancora WEP come crittografia è rischioso e così mi sono dovuto convertire a WPA, anche su Slackware. Ho provato a configurare /etc/rc.d/rc.inet1.conf e rc.wireless.conf ma non ho avuto fortuna così ho deciso di piegarmi alla “dura legge della GUI” rivolgendomi all’unica che conosco che funzioni davvero bene per le connessioni WiFi: Wicd.

Per Slackware 12.1 esistono dei pacchetti della versione stabile 1.4.2 che si possono reperire su Slacky ma nel mio caso non hanno funzionato. Ecco perché ho seguito il link riportato sul sito ufficiale di Wicd e ho scaricato e installato il pacchetto realizzato da Robby Workman: wicd 1.5.0 rc10.

Basta installarlo da root con il solito:
installpkg wicd-1.5.0_rc10-noarch-1_rlw.tgz

Poi lanciare il demone:
/etc/rc.d/rc.wicd start

E finalmente da utente semplice avviare il client:
/usr/bin/wicd-client

Se tutto è andato bene nella tray area comparirà un’icona da cui potremo richiamare l’interfaccia grafica per la configurazione della nostra scheda wireless utilizzando sia WEP che WPA per crittografare le comunicazioni con il nostro router/access point.

Aggiornamento a Slackware 12.1

Solo ieri ho trovato il tempo di tirare giù la DVD ISO di Slackware 12.1 e di seguire la via tradizionale di aggiornamento secondo i dettami di Patrick Volkerding. Per un po’ avevo pensato all’ipotesi di aggiornare con slackpkg ma poi ha prevalso il mio spirito conservatore. Devo dire che come al solito seguendo la procedura di upgrade consigliata da Pat tutto è filato liscio.

Per l’occasione ho deciso di provare anche il kernel “vmlinuz-generic-smp-2.6.24.5-smp”, ho modificato diligentemente il menu.lst per far caricare a Grub il nuovo kernel e ho generato un initrd con mkinitrd, seguendo alla lettera lo Slackware initrd mini HOWTO, per consentire il mount della partizione di root reiserfs:

mkinitrd -c -k 2.6.24.5-smp -m reiserfs

Che dire il kernel rispetto a quello che mi ero compilato a mano qualche tempo fa, un 2.6.21.3, non mi ha fatto impazzire, anzi il kernel fatto da me risulta ancora più veloce. Credo che appena avrò tempo mi compilerò un kernel customizzato con i sorgenti del 2.6.24.5.

Per il resto mi sembra che Volkerding abbia fatto un lavoro egregio come sempre, Slackware 12.1 è molto veloce, la documentazione a corredo è ottima e rispetto a tante distri più blasonate che si dichiarano stabili (ma non lo sono) Slack è davvero una roccia.

Aggiornamento a Slackware 12.0 in attesa della 12.1

Ieri sera ho deciso di dedicarmi di nuovo alla cara vecchia Slackware, da troppo tempo abbandonata su una partizione del mio hard disk e ferma alla versione 11. Ho scaricato la DVD ISO di Slackware 12.0 e ho letto il file UPGRADE.TXT incluso con le istruzioni per l’aggiornamento. Essendo una procedura abbastanza lunga e complessa ho deciso di copiare il file Upgrade.txt su una pendrive e trasportarlo sull’Eee PC così da poterlo leggere passo passo per seguire gli step di installazione.

Con il file aperto ho finalmente dato inizio all’upgrade da Slackware 11 a 12. Tutto è filato liscio anche dopo aver effettuato l’aggiornamento di tutti i tgz impartendo nella directory “slackware” della ISO di installazione (montata in loop) il comando:

upgradepkg --install-new */*.tgz

A giudicare dal changelog ho fatto appena in tempo a rimettermi in carreggiata con la versione 12, a breve Volkerding dovrebbe essere abbastanza soddisfatto da rilasciare Slackware 12.1 🙂