Informazioni confidenziali “rubate” e pubblicate su tre noti blog dedicati al mondo Apple. Per questo il gigante di Cupertino ha deciso di adire a vie legali contro i tre blogger. Per ora un giudice della Suprema Corte di Santa Clara (California), in quella che gli americani chiamano preliminary ruling (una sorta di primo grado di giudizio), ha dato ragione a Apple che chiede sostanzialmente ai tre freelance di rivelare le proprie fonti. Così facendo Apple potrà risalire ai nomi dei propri impiegati colpevoli di aver fornito informazioni top secret su un prodotto non ancora lanciato sul mercato. Il prodotto in questione è Asteroid, una sorta di apparecchio collegabile a un Mac e in grado di connettere più strumenti insieme.
Il giudice non ha riconosciuto gli autori dei tre blog, PowerPage, Apple Insider, Think Secret, come veri e propri giornalisti. I bloggers non sarebbero protetti dalle leggi americane che mettono al riparo i reporter dall’obbligo di pubblicazione dei nomi dei propri informatori.
A dare sostegno legale ai “malcapitati” bloggers sono arrivati gli avvocati dell’Electronic Frontier Foundation (EFF) i quali hanno presentato una mozione al giudice James Kleinberg che si è riservato di esaminare il documento. In breve la mozione dell’EFF sostiene che i bloggers essendo a tutti gli effetti dei gionalisti debbano godere delle stesse protezioni accordate ai colleghi della carta stampata e siano ugualmente tutelati dal primo emendamento della Costituzione americana.
Se la mozione verrà rifiutata, l’EFF domanderà alla Corte d’Appello Californiana di intervenire. Inutile dire che la sentenza sarà destinata a definire, in un modo o nell’altro, lo statuto giuridico di chi possiede un diario digitale.