Amazon EC2: guida rapida all’uso

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La documentazione per Amazon EC2 è ben fatta ma non esiste un documento veloce che guidi rapidamente l’utente alla creazione e alla messa in funzione di un’istanza EC2 senza perdersi in spiegazioni troppo lunghe. Ecco perché, dopo aver “smanettato” a lungo negli ultimi giorni con EC2, voglio riportare qui una “quick start guide” che non vuole esaurire l’argomento ma solo dare delle direttive semplici e immediate da mettere in pratica per avviare la propria istanza Linux EC2.

  1. Effettuare l’iscrizione a Amazon AWS (è necessario avere una carta di credito e un numero telefonico a cui ricevere la chiamata automatica da Amazon per l’attivazione del proprio account);
  2. Loggarsi alla Web console, cliccare sul tab EC2 e premere “Launch Instance”;
  3. Selezionare una AMI (Amazon Machine Image) Basic a 32 o 64 bit
  4. Scegliere un’istanza micro (solo 612MB ma gratis grazie AWS Free Usage Tier) o large (7,5 GB)
  5. Lasciare le impostazioni di default per quanto riguarda kernel ID e RAM negli Instance details;
  6. Dare un nome all’istanza ad esempio “Webserver”;
  7. Creare una nuova coppia di chiavi e scaricarla sul proprio computer (il file sarà un .pem) o utilizzare una keypair già creata. La creazione di un keypair è fondamentale per effettuare l’autenticazione all’istanza utilizzando solo lo username, senza fornire alcuna password.
  8. Aprire porta 80 (HTTP) e 22 (SSH) nel security group di default per consentire la comunicazione all’esterno dell’istanza e la possibilità di controllarla da remoto tramite SSH. Si possono creare differenti security group con differenti porte aperte e associarli a differenti istanze EC2.

Una volta riviste le impostazioni fornite nei passi precedenti basta cliccare su Launch per avviare la propria macchina a cui verrà associato un volume Amazon Elastic Block Store (EBS) che permetterà di rendere persistenti i cambiamenti fatti alla propria istanza Linux. Un volume è un block device che in piena logica Unix può essere formattato e montato in una cartella del filesystem della istanza EC2 creata. Quasi tutte le istanze supportano il boot da un volume EBS ma ad ogni AMI possono essere agganciati più volumi per espanderne il filesystem.

Se il volume non dovesse essere creato automaticamente lo si potrà fare manualmente dalla AWS Management Console cliccando su “Volumes“. Sarà necessario cliccare sul pulsante “Create volume” e nella maschera che comparirà inserire i GB necessari per il volume e la availability zone (zona di disponibilità). Riguardo alle availability zone va fatto un chiarimento, Amazon infatti ne mette a disposizione quattro: US West, US East, EU West, Asia Pacific. È possibile scegliere in alto a sinistra nella AWS Management Console la propria zona che definirà dove la propria istanza EC2 sarà disponibile e in base alla scelta fatta sarà necessario creare un volume nella stessa zona altrimenti non sarà disponibile per essere agganciato come hard disk a una istanza.

A questo punto dovremo associare un indirizzo IP alla propria istanza EC2 così da poterla raggiungere dall’esterno. Per far questo dalla AWS Management Console basterà cliccare su Elastic IP nella barra a sinistra, all’interno della voce “Networking and Security”, e successivamente su “Allocate new address“.

Per collegarci alla nostra istanza Linux dovremo utilizzare SSH selezionando la keypair generata in fase di creazione della macchina.

Collegarsi all’istanza EC2 da Linux

$ ssh -i keypair.pem ssh -i ec2-user@indirizzoipistanza

Collegarsi all’istanza EC2 da Windows

Se si usa Putty è necessario convertire il file .pem in .ppk usando PuTTYgen come ben descritto nell’articolo Getting Started (for Free!) with Amazon Elastic Cloud Computing (EC2). Fatto questo basterà aprire Putty, dalla voce Connection-SSH-Auth selezionare il file .ppk, quindi nella voce Session di Putty andrà inserito l’Elastic IP assegnato alla propria istanza EC2 e bisognerà cliccare sul pulsante “Open” per connettersi. Anche in questo caso ci si potrà loggare utilizzando l’utente “ec2-user”.

L’aggiunta di pacchetti alla AMI Linx Basic può essere effettuata utilizzando YUM, infatti l’istanza di Amazon è una versione ridotta di una distro RedHat based.

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