Non preoccupatevi, Patrick Volkerding sta lavorando!

Con Volkerding ho sempre avuto un rapporto conflittuale. Mi ricordo ancora una risposta stizzita a una mia richiesta di intervista per Ossblog.it. Cmq ieri mi sono deciso a scrivere due righe a Pat, dopo aver visto un sondaggio su Slacky relativamente all’immobilità del changelog di Slackware current. E oggi Patrick mi ha risposto.
Ecco il nosto scambio epistolare:
M.C. Hi Pat, I don’t want to bore you so I go straight to the point: The slackware current changelog is freezed on Thu Nov 9 18:16:50 CST 2006, what happens? All the slackware community is worried about the future of your great distro, give us hope 🙂

P.V. I don’t think *all* the community is — I was just in ##slackware a few days ago giving an update. The short of it is that we’ve recompiled or replaced 681 packages, but there’s still work to do before it’s ready for public critique.

Best regards,

Pat

681 pacchetti recompilati sono una cifra consistente, questo vuol dire che Pat è al lavoro.
Certo se si decidesse ad avere un blog per comunicare con chi usa la sua distro sarebbe un passo avanti notevole…

2 commenti su “Non preoccupatevi, Patrick Volkerding sta lavorando!”

  1. Let Him Work!
    Uso Slackware da anni e non mi ha mai deluso! Su tutti i fronti. Niente fronzoli, niente fesserie alla Winzoz. Solo sostanza. Ho soistribuzioni Slackware dalla 10.0 alla 11 che funzionano da anni, senza problemi. Le uniche interruzioni nel funzionamento le ha date ENEL con i suoi Black Out con tempi superiori alla durata delle batterie dei miei (piccoli) gruppi di continuità.

    Matteo, lascialo stare. Comuqnue vada, sarà un'ottima distribuzione… Alla faccia di quelli che ci vogliono male!

    Ah, a proposito: per tutti quelli che hanno un computer con vista. Io ho un appartamento con vista, ma non vado mica a dirlo in giro!

    Buon Linux a tutti!

  2. Qualche giorno fa mi è capitato di imbattermi in un articolo accademico di Martin Michlmayr su un modello di produzione "time-based". Ne è nata uno scambio – ancora in corso – poiché io osservavo che lo sviluppatore volontario cerca l'efficacia, la qualità delle proprie soluzioni, mentre lo sviluppatore retributo è focalizzato sull'efficienza, poiché i progetti devono essere consegnati "on time on budget". Il tuo post sottolinea di fatto come, dalle "piccole" distro alle "grandi", la roadmap sia un concetto al di là da venire..mi sbaglio?

I commenti sono chiusi.