Windows 7 Beta build 7000: impressioni di utilizzo

Nonostante i rallentamenti di cui tutti si sono lamentati, sono riuscito a scaricare gli oltre 2GB di Windows 7 Beta in un’oretta venerdì sera e oggi, finalmente, ho avuto modo di testare il sistema su VirtualBox. L’installazione è andata liscia, in mezz’ora circa tutto è terminato correttamente. Ho destinato 15GB di hard disk e 512MB di RAM quindi una configurazione tutto sommato modesta.

Rispetto alla precedente build che avevo provato tempo fa, l’unica differenza in fase di installazione è stata la richiesta di creazione di un HomeGroup, con la possibilità di scegliere quali risorse condividere in LAN e l’impostazione di una password per accdere alle condivisioni.

Per quanto riguarda invece il sistema vorrei mettere in evidenza alcune caratteristiche, magari di poco conto, che mi sono saltate all’occhio:

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Network Security Monitoring Server con Ubuntu 8.10 e NSMnow

sguil

Grazie al sempre ottimo Richard Bejtlich ho scoperto lo script NSMnow, che permette in pochi minuti di mettere in piedi un server adatto al network security monitoring. Lo script non fa altro (si fa per dire) che automatizzare l’installazione e la configurazione di tutto il necessario per il funzionamento di Sguil:
MySQL, Apache, Sguil (server e client), Snort, tcl, wireshark, p0f, tcpflow, tcpdump etc.

Personalmente ho effettuato un’installazione base di Ubuntu 8.10 in VirtualBox utilizzando la versione “alternate” di Ubuntu. All’avvio del CD di Ubuntu ho selezionato “F4” e “Installa un sistema a riga di comando” per avere un sistema privo di interfaccia grafica. Terminata l’installazione mi sono loggato con il mio utente sul sistema e ho scaricato il pacchetto contentente lo script NSMnow:

$mkdir nsm
$cd nsm
$wget http://www.securixlive.com/download/nsmnow/NSMnow-1.1.1.tar.gz

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Slackware 12.2 RC1 provata su VirtualBox

Oggi ho avuto modo di provare la nuova Slackware 12.2 RC1 scaricando un’immagine DVD del ramo current. Non avendo partizioni da sacrificare ho installato Slack su VirtualBox scegliendo come template “Linux 2.6” (gli sviluppatori di VirtualBox dovrebbero aggiungere Slack).

Devo dire che è stato bello trovare cfdisk per creare le partizioni e rivedere il setup ncurses di Slackware: passano gli anni ma la semplicità è rimasta la stessa. Unica differenza rispetto a quando ho installato l’ultima volta Slackware (credo fosse una 9.0 che in seguito ho sempre aggiornato senza utilizzare il setup) è la creazione di una USB stick che ora viene proposta come alternativa alla creazione di un floppy di ripristino. Per il resto, anche a sistema avviato, tutto è rimasto esattamente uguale. Con VirtualBox al momento ho riscontrato solo qualche problema con la risoluzione dello schermo di Slack e con il puntatore del mouse.

UPDATE: ho risolto i problemi con la risoluzione dello schermo e il mouse installando le Guest Additions e modificando xorg.conf aggiungendo la risoluzione “1280×1024”.

Vista: blue screen durante l’aggiornamento a VirtualBox 2.0.4

Ieri, durante l’aggiornamento dalla versione 2.0.0 a 2.0.4 di VirtualBox su un sistema Vista SP1, continuavo a ricevere dei “fastidiosissimi” Blue Screen of Death (BSOD). Non mi era mai successo con VirtualBox, così ho iniziato a cercare quale potesse essere il problema e ho trovato che nella pagina di download di Vbox era citato proprio questo problema relativo a quanto pare al Windows Vista WMI.

Veniva fornito un link a un hotfix rilasciato da Microsoft. Nonostante il mio sistema sia Vista SP1 e la patch riguardi sistemi non aggiornati al service pack 1 la patch ha funzionato. La prima cosa da fare è richiedere a Microsoft di spedire nella propria casella di posta elettronica il link per scaricare l’hotfix denominato Fix215510.

Una volta ricevuta la mail si può scaricare un file zip autoestraente protetto da una password che viene indicata nella mail di Microsoft. La patch che viene estratta ha il nome di Windows6.0-KB949700-x86.msu. Bisogna applicarla e successivamente rilanciare la procedura di installazione/aggiornamento a VirtualBox 2.0.4. Ma non è finita, infatti nonostante il setup proceda senza BSOD, VirtualBox può non riuscire ad avviarsi. A questo punto basta avviare la procedura di riparazione di VirtualBox, richiamabile da “Programmi e funzionalità” quando si seleziona la disinstallazione del programma.

Windows 7 build 6801 provato su VirtualBox

Windows 7 6801 taskbar hack

Ho avuto modo di provare Windows 7 build 6801, per intenderci la versione distribuita alla PDC 2008, su VirtualBox. Ancora non mi sento pronto a dare un giudizio complessivo sul sistema, per ora mi accontento di suggerire qualche “dritta” per far girare Seven adeguatamente come guest.

  • Il template scelto per la creazione della macchina virtuale guest è Windows Vista
  • 20GB di disco rigido e 512MB di RAM sono più che sufficienti a far girare Windows 7 senza problemi
  • Per dare al sistema connettività è necessario variare la scheda ethernet emulata da VirtualBox impostando una Intel Pro/1000 MT. Con la configurazione in NAT del sistema guest questo è sufficiente a far andare in rete Windows 7.

Per il resto funziona tutto egregiamente. Una nota a parte, che esula dalle tematiche relative alla virtualizzazione di Windows 7, merita invece l’hack distribuito da Rafael Rivera che abilita alcune funzionalità della taskbar di Windows 7 build 6933: posso dire che funziona ma non aggiunge nulla di eccezionale come potete vedere dallo screenshot.