Pwn2Own 2009: dove sono Opera e Ubuntu?

Sarà un’impressione, ma il Pwn2Own sta diventando di anno in anno un fenomeno sempre più mediatico, che esige delle prede e le esige subito. Non si spiegherebbe altrimenti la scelta dei bersagli di quest’anno: IE8, Firefox, Chrome su Windows 7; Safari e Firefox su Macintosh. La prima cosa che salta all’occhio è l’assenza di Opera, eppure il browser norvegese è installato e usato da moltissimi utenti su tutti i principali sistemi operativi desktop. Non solo, Opera infatti equipaggia la Wii oltre a molti smartphone e telefonini sotto forma di Opera Mini. Le lamentele peraltro si sono già fatte sentire.

L’altra macroscopica mancanza è Linux e in particolare Ubuntu. Se c’è un sistema che sarebbe stato interessante vedere alla prova dei fatti è proprio la “distribuzione per umani”, ormai sempre più usata in ambito desktop. Ma forse è bastata l’inviolabilità della derivata di Debian allo scorso Pwn2Own 2008 a far propendere per una sua esclusione preventiva.

Chissà poi come avrebbero reagito i partecipanti se avessero avuto difronte OpenBSD, FreeBSD oppure solo la cara vecchia Slackware accuratamente patchata. Insomma niente da dire, l’impresa di Charlie Miller è qualcosa di veramente notevole, prendere il controllo di un sistema semplicemente inviando un link che fa andare a gambe all’aria Safari su Mac, anche “Nils” ha assestato un bel colpo affondando IE8 e Firefox con due vulnerabilità 0-day. Rimane comunque l’inviolabilità di Chrome (troppo poco tempo per mettere sotto torchio il browser Google?), l’inspiegabile mancanza di Opera e l’amaro in bocca di non aver potuto vedere i partecipanti attaccare sistemi “leggermente” più ostici degli OS presi a bersaglio.

Dragonfly per Opera non è ancora a livello di Firebug

Dragonfly Opera debugger

Dopo aver letto di Dragonfly su Techcrunch, ho deciso di scaricare Opera 9.50 beta 2 che incorpora questo interessante debugger per pagine web che si presenta come un clone di Firebug per il browser norvegese.

Per accedere a Dragonfly da Opera basta cliccare su Strumenti/Avanzate/Strumenti per sviluppatori. Da qui si ha a disposizione un’interfaccia completa per analizzare le pagine web visualizzate: i tab disponibili in Dragonfly sono Script, Dom e Console. Rispetto a Firebug non c’è ancora confronto, l’estensione per Firefox è a mio avviso nettamente superiore a Dragonfly sia a livello di integrazione con il browser sia per quanto riguarda i tool di analisi inclusi.

Singolare la scelta da parte degli sviluppatori di Opera di non includere in Dragonfly uno strumento simile a “Net” in Firebug per la misurazione della velocità di scaricamento degli elementi di una pagina web, e ancora più grande come mancanza l’impossibilità di modificare i CSS al volo (anche se questa caratteristica dovrebbe essere inclusa a breve), una feature davvero molto utile implementata nell’estensione di Firefox.

La buona notizia è che Dragonfly sarà rilasciato con licenza BSD e questo potrebbe permettere l’implementazione di nuove feature da parte della comunità di sviluppatori.