Il fondatore di Gentoo assunto da Microsoft

Potrebbe essere un pesce d’aprile se non fossimo a metà giugno. Daniel Robbins, fondatore e chief architect della distribuzione Gentoo Linux è stato assunto da Microsoft. La motivazione del passaggio a Microsoft è stata espressa da Robbins stesso che ha dichiarato: “Sto aiutando Microsoft a capire l’Open Source e i progetti realizzati da una comunità” (I’m helping Microsoft to understand Open Source and community-based projects). I copyright sugli ebuild (il sistema di script utilizzati da portage) e altro software compreso il logo di Gentoo verranno acquisiti dalla fondazione noprofit Gentoo Foundation Inc.


La cosa singolare è che proprio come pesce d’aprile 2005 sulle pagine del sito web di Gentoo si era parlato di una versione della distribuzione funzionante su Kernel NT. Inoltre di recente si era vociferato su OsNews di un inserimento di Portage all’interno dei Windows Service for Unix


Alla luce del passaggio di Daniel Robbins a Microsoft il pesce d’aprile e la notizia non confermata apparsa su OsNews appaiono nè più nè meno che degli indizi sul futuro del creatore di Gentoo e sulla sua attrazione verso il big di Redmond.


Resterà da vedere come la comunità Gentoo commenterà la notizia.

Navigazione a schede con MSN toolbar

A quanto pare a Microsoft continuano a “copiare” le buone cose fatte da altri. Dopo la scoperta della differenza tra privilegi concessi a un amministratore e privilegi concessi a un semplice utente (cfr. precedente post Internet Explorer 7 avrà privilegi ridotti), i programmatori Microsoft hanno deciso di integrare il tabbed browsing di Firefox in Internet Explorer e di farlo subito.


Ufficialmente la navigazione con i tab (schede in italiano) verrà implementata in Internet Explorer 7 ma installando la MSN toolbar è possibile fin da ora far acquisire a Internet Explorer 6 questa funzionalità.


Non ho provato direttamente questa funzionalità data la mia repulsione per le toolbar (a parte la barra dell’accessibilità) integrabili in IE.
In compenso ci ha pensato Asa Dotzler, il product release manager di Firefox, a fornire una completa analisi delle nuove funzionalità di navigazione a schede offerte dalla MSN toolbar.
I risultati a detta di Dotzler sono “imbarazzanti”…per saperne di più consiglio a tutti di leggere msn toolbar mini-review.


Viene da pensare perchè a Microsoft non abbiano almeno pensato di prendere l’ottimo lavoro di MyIE (ora Maxthon)sia sul versante tabbed browsing, sia nel campo extension, gestione di skin alternative etc. e reimplementarlo nell’attuale Internet Explorer 6 e nel nuovo Internet Explorer 7.

La scatola nera di Microsoft

Niente più errori sconosciuti turberanno le notti dei malcapitati utenti Microsoft. Al Windows Hardware Engineering Conference Bill Gates ha parlato chiaro. Nella prossima versione di Windows, nome in codice Longhorn, i programmatori Microsoft includeranno una sorta di “scatola nera” in grado di registrare tutti i crash e gli errori riscontrati dagli utenti.

La black box targata MS poggerà sul Dr. Watson, sistema di alert e logging degli errori critici del sistema operativo e delle applicazioni finora abbastanza inefficace e molto spesso molesto per l’utente medio. Il miglioramento delle scatola nera rispetto al Dr Watson è presto detto: al presentarsi di un errore verrà generato un dettagliato report indicante non solo l’applicazione colpevole del crash, ma anche i programmi in esecuzione al momento dell’errore e il contenuto dei documenti creati. L’utente potrà scegliere se inviare il report per intero a Microsoft oppure eliminare delle parti
.


Greg Sullivan, product manager di Windows, ha così sintetizzato le opzioni offerte all’utente in fase di invio del report: «users will be prompted with a message indicating the information to be sent and giving them an option to alter it, such as removing the contents of the e-mail they were writing when the machine crashed. Also, such reporting will also be anonymous».


Maggiori informazioni sulle funzionalità del nuovo software Microsoft nell’articolo pubblicato da CNet: Microsoft to add black box to Windows

Fiddler: il debugger Http di Microsoft

Il weblog degli sviluppatori di Internet Explorer è uno di quei siti da tenere d’occhio. Sebbene Firefox sia unanimemente considerato il miglior browser in circolazione, c’è da giurare che Intenet Explorer 7 avrà molte caratteristiche innovative in grado di impensierire la Mozilla Foundation. E osservare come si stia muovendo Microsoft può essere utile soprattutto quando a parlare sono i programmatori del big di Redmond.

Un post in particolare ha attirato la mia attenzione A HTTP Detective Story in cui Eric Lawrence, nuovo acquisto di MS, descrive delle particolari tecniche di debugging da adottare sia per lo sviluppo del prossimo Internet Explorer 7, sia per IE6 su Windows Xp Sp2.
Lawrence introduce all’utilizzo utilizzo di uno strumento sviluppato da lui stesso chiamato Fiddler che altro non è se non un HTTP debugging Proxy, semplice nell’interfaccia grafica ma molto completo ed efficace.
Grazie a Fiddler si può in pratica loggare tutto il traffico HTTP tra il computer su cui è installato e un sito remoto a cui ci si connette.


Scaricato l’installer di soli 676 kbyte si può procedere alla rapida installazione di Fiddler che posizionerà un’icona nel menu programmi. A nostra scelta sulla barra delgli strumenti di Internet Explorer si potrà aggiungere l’icona di Fiddler per richiamarlo al volo durante la nostra navigazione con il browser Microsoft.
Fiddler oltre a presentare un log grafico di tutto il traffico HTTP (request e response) può anche utilizzare la tecnica dei breakpoint, permettendo di costruire a mano una Http request attraverso l’apposita Request Builder.


Per informazioni più dettagliate sull’utilizzo di Fiddler consiglio di leggere Fiddler PowerToy – Part 1: HTTP Debugging oltre ovviamente al citato articolo di Eric Lawrence che offre molti buoni spunti per un utilizzo ottimale di questo tool avanzato.


Fiddler

a2 HiJackFree

Quante volte nella nostra (triste) condizione di utenti Windows ci siamo trovati difronte a programmi che si avviano in automatico senza il nostro permesso? Personalmente ogni volta che installo qualche programma ho il terrore che vada ad inserire chiavi di registro nuove in grado di farlo autoavviare e rendere così più lento l’avvio di Windows. Ci sono poi programmi tipo virus e spyware che volutamente inseriscono chiavi di registro per autoavviarsi molto difficili da individuare. In tutti questi casi può tornare utile l’utility HiJackFree realizzata dalla software house a2 . Si tratta di un programma standalone e freeware che ha come unica funzione quella di individuare ed elencare con precisione tutte le voci che consentono a un programma di autoavviarsi in un sistema Windows.

Oltre a listare tutte le voci del registro di sistema Registry, HiJackFree mostra tutti i file di avvio di Windows sotto la voce Startup Files (compreso win.ini, system.ini etc.), i Tricky Startups (una serie di voci di avvio abbastanza complesse da individuare), gli Explorer addons (estensioni all’esplora risorse di Windows), i Sevices (servizi che partono all’avvio), le Open Ports (tutte le porte tcp/udp aperte), il file Hosts, e i Processes (i processi attivi al momento dell’esecuzione di HiJackFree).


HiJackFree è un vero e proprio coltellino svizzero che può venire in aiuto degli utenti dei sistemi Windows, compatibile con Win 98/ME, NT4, Win 2000, Win XP, Win 2003.


HiJackFree

Microsoft Antispyware Beta 1: prova sul campo

Finalmente Microsoft ha reso pubblico il suo tool antispyware: Microsoft Antispyware Beta 1.
Come si capisce dal nome il software è ancora in fase di beta test, quindi ne consiglio l’installazione a un pubblico di utenti esperti.
MsAntispyware non è altro che un remake di GiantAntispyware, software che, come si ricorderà, è stato acquisito di recente da Microsoft.

Una mia prima prova su strada del tool Microsoft su www.zeusnews.it.
Intanto ecco due screenshot relativi alla schermata principale del programma e al risultato della scansione effettuata sul sistema Windows Xp di prova:




mainScreen

ScanResult

Una toolbar contro le cybertruffe

Il 2005 potrebbe essere un anno più sicuro per gli utenti di Internet Explorer. La nota società di sicurezza Netcraft ha infatti realizzato una toolbar in grado di integrarsi nel browser Microsoft segnalando e bloccando (quando possibile) le potenziali truffe a cui si potrebbe andare incontro nella normale navigazione.
Il software punta a combattere una forma di cybertruffa molto comune: il phishing.

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