WordPress: velocizzare il caricamento delle pagine

web optimizer

Da qualche giorno sto cercando di velocizzare il caricamento delle pagine del blog, mi sono accorto che, pur utilizzando un tema minimalista che non fa uso di JavaScript e non ha neppure un’immagine nell’header, i benchmark effettuati con strumenti automatizzati come YSlow e PageSpeed di Google evidenziano una lentezza generale. In particolare PageSpeed mi ha “bacchettato” per non utilizzare la compressione gzip delle pagine e per la mancata ottimizzazione di JavaScript e dei CSS, a suo dire non ridotti all’osso per garantire una sufficiente velocità di caricamento.

Inizialmente ho cercato di porre rimedio selettivamente ai problemi riscontrati, per esempio installando su WordPress il plugin Gzip output per comprimere le pagine, oppure andando a ridurre il peso dei CSS eliminando commenti e righe superflue. Mi sono stancato presto, e sono andato a cercare una soluzione nella directory dei plugin di WP dove ho trovato una soluzione, che credo potrà servire anche ad altri utenti WordPress: Web Optimizer.

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Trasferire WordPress da remoto a locale

Personalmente mi capita sempre più spesso di dover creare una copia locale del mio blog per poter procedere a test su nuovi plugin, aggiornamenti del core di WordPress etc. La procedura è molto semplice e consiste in pochi passi. Eccoli sintetizzati a mia futura memoria e anche per chi abbia necessità di tenere sotto mano un documento veloce.

  1. Creare un backup completo attraverso un client FTP (consiglio Filezilla) di tutti i file del proprio blog
  2. Creare un dump SQL del database dove è installato il proprio blog WordPress. Per fare questo è necessario esportare il database ricorrendo a phpMyAdmin o, ancora più semplicemente, installare il plugin WP-DB Backup ed effettuare un backup di tutte le tabelle di WordPress dall’interfaccia dell’addon.
  3. Se si è su Windows, la cosa più comoda è installare WampServer, mentre se si è su Linux si possono installare Apache2+PHP+MySQL+phpMyAdmin oppure ancora più facilmente ricorrere a XAMPP. Predisposto il proprio ambiente si può procedere a copiare i file scaricati da FTP nella directory “htdocs” o “/var/www” di Apache.
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Firefox 3.6 Beta 1 provato su Ubuntu 9.10

Firefox 3.6 Beta 1 Mozilla ha rilasciato da poche ore la Beta 1 di Firefox 3.6 e ho colto subito l’occasione per fare dei veloci test del browser su Ubuntu 9.10. Come al solito, basta scaricare il tar.bz2, scompattarlo e avviare il binario di Firefox per poter provare la 3.6 Beta 1, senza bisogno di installare nulla.

La prima cosa che mi ha colpito positivamente è il ridotto tempo di avvio del browser, un miglioramento evidenziato anche nell’annuncio del rilascio. La cosa potrebbe essere dovuta al fatto che tutte le estensioni sono disabilitate eseguendo Firefox 3.6 Beta 1, ma l’impressione è che la velocità sia effettivamente migliorata.

Altra cosa interessante è la piena integrazione con Personas, questo consente di cambiare il tema grafico di Firefox immediatamente. Basta passare il puntatore del mouse su uno dei temi presenti sul sito di Personas per avere una preview immediata del tema su Firefox.

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OpenBSD 4.6: segmentation fault su VirtualBox (risolto)

È passato un po’ sotto silenzio, come spesso accade per questo SO, il rilascio di OpenBSD 4.6, eppure le novità introdotte davvero molte. Un nuovo server SMTP, chiamato smtpd, in sostituzione del vecchio (e “difficile”) Sendmail, pf abilitato di default, moltissimo nuovo hardware supportato e una completa rivisitazione dell’installer. Rispetto al passato, l’installazione è diventata molto più semplice, sempre “text based” ma veloce e comprensibile anche senza aver letto documentazione a riguardo, soprattutto se si decide di dedicare l’intero disco a OpenBSD e non si vuole applicare uno schema di partizioni “complesso”.

Ho deciso di provare il sistema operativo “sicuro di default” su VirtualBox, utilizzando la install46.iso, scaricabile da uno dei mirror. Purtroppo, in fase di installazione ho cominciato a ricevere dei messaggi di “segmentation fault” continui che non mi permettevano di completare la procedura.

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Personalizzare FreeBSD 8: primi passi

freebsd sysinstall
freebsd sysinstall

Da qualche giorno sto “smanettando” con FreeBSD 8 Beta 2. L’idea è quella di prendere confidenza con il sistema gradualmente e arrivare col tempo a effettuare un upgrade binario, ricompilare il kernel e in generale avere un buon controllo del sistema nei suoi aspetti fondamentali.

Ho effettuato un’installazione solo testo su VirtualBox 3 utilizzando “8.0-BETA2-i386-disc1.iso” così mi sono evitato la “fatica” di dover tirare giù la DVD ISO.

Ho dedicato tutto lo spazio su disco trattandosi di un’installazione su macchina virtuale e ho scelto il minimo indispensabile per quanto riguarda i pacchetti da includere. Terminata l’installazione mi sono trovato così difronte un sistema solo testo, piuttosto differente rispetto a Gnu/Linux. La prima cosa di cui ho sentito la mancanza è stata la bash. Per installarla ho fatto ricorso a sysinstall.

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OpenX e WordPress: targeting dei banner nella sidebar

Da qualche giorno sto facendo delle prove di integrazione di OpenX con WordPress. Esiste un plugin che però non è che faccia granché, consente infatti di posizionare un widget nella sidebar e di richiamare le zone semplicemente inserendo l’ID, senza dover incollare il codice di invocazione. Oltre a questa funzionalità, è possibile richiamare una zona incollando in un’area di contenuto il codice “{openx:N}”, dove N è l’ID della zona.

Tuttavia, per effettuare un targeting contestuale dei banner in alcune aree del blog la cosa si complica e le funzionalità del plugin servono a poco. Per visualizzare un banner soltanto per alcune categorie o tag si può intervenire impostando dei canali di targeting direttamente in OpenX, decidendo delle regole di consegna dei banner. Così facendo è OpenX che, al verificarsi delle condizioni che abbiamo impostato (IP del client, URL, Site Source etc.), sceglie quale banner visualizzare in una zona.

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Usare Skype 4 con più account contemporaneamente

Usare due account differenti contemporaneamente con Skype non è possibile di default. L’introduzione del supporto multiaccount potrebbe essere una feature che il team di sviluppo di Skype dovrebbe valutare, visto il numero di utilizzatori di questo client VoIP. Per Skype 3.x esiste un programma di terze parti che, a sentire in giro, permette l’utilizzo di più account: Multi Skype Loader. Ma se, come me, siete passati a Skype 4 il programma non dovrebbe funzionare e in ogni caso con questa release esiste built-in la possibilità di eseguire più istanze del programma contemporaneamente, effettuando login con account differenti.

Ecco la procedura che consiglio per l’utilizzo di Skype con account multipli su Windows ricorrendo a un semplice file batch:

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