Accesso negato al sito di George W. Bush

Il presidente degli Usa George W. Bush sembra non gradire visitatori stranieri sul suo sito.
E’ impossibile infatti per chi naviga al di fuori degli Sati Uniti accedere a www.georgewbush.com.

Se si prova a raggiungere il sito avendo un indirizzo Ip non appartenente al Nord America la pagina che appare equivale su Internet a una porta sbattuta in faccia: Access Denied.
Da quanto si è appreso da NetCraft, importante società di rilevazioni, il sito è inaccessibile dalla mattina di lunedì 25 ottobre. Sempre NetCraft ipotizza una strategia di marketing messa in atto dai Repubblicani tesa a incentivare la curiosità dei navigatori impegnati a eludere il blocco pur di visualizzare il famigerato sito.

Dietrologie a parte trovo che chiunque debba poter accedere a qualsiasi sito voglia, soprattutto se il sito in questione parla delle strategie politiche di chi ha governato (e speriamo non governi più) il paese che orienta le scelte politiche mondiali.

Per chi si ostini a voler visualizzare comunque il sito di Bush è possibile utilizzare un proxy server che mascheri il nostro indirizzo Ip in modo da farlo sembrare originato dal Nord America. In pratica il proxy non è altro che un computer remoto che permette ad altri computer client di navigare il web in maniera indiretta. Il client si connette al proxy server che effettua una connessione diretta alla risorsa richiesta, utilizzando tra l’altro il proprio indirizzo Ip.

Dunque la navigazione del sito www.georgewbush.com è possibile per utenti non nordamericani semplicemente navigando attraverso un proxy server made in Usa.

Sul sito Public Proxy Server ad esempio è possibile trovare liste di proxy server pubblici e impostare il proprio browser.
In Internet Explorer ad esempio dovremo andare su Strumenti/Opzioni Internet/Connessioni poi cliccare su Impostazioni LAN e nella sezione Proxy server mettere un segno di spunta su Utilizza un server proxy per le connessioni LAN e inserire l’indirizzo Ip e la porta attraverso cui ci connetteremo al proxy scelto.

Individuato e impostato un proxy server statunitenese potremo finalmente accedere e navigare liberamente sul sito di George W. Bush…

Access Denied

Gmail sperimenta la tecnologia Domain keys

Da notizie apparse su Slashdot sembra che Gmail utilizzerà la tecnologia DomainKeys.

Il popolare (per ora in fase di beta test) servizio di webmail offerto da Google utilizzerà per primo la tecnologia messa a punto da Yahoo per arrestare il fenomeno sempre più diffuso dello spamming.
Con DomainKeys, infatti, Yahoo ha messo a punto un sofisticato “meccanismo” in grado di verificare con certezza il dominio a cui appartiene un indirizzo e-mail.
In pratica il proprietario di un dominio genera una coppia di chiavi pubblica e privata (un keypair come nel popolare software PGP) con cui ogni messaggio inviato da mittenti appartenenti al dominio viene firmato digitalmente. La chiave pubblica è disponibile sul server DNS del mittente, mentre la chiave privata è usata dai server di posta in uscita per firmare digitalmente i messaggi. I domini che ricevono email firmate digitalmente acquisiscono la chiave pubblica dal DNS mittente e la confrontano con la chiave privata con cui è firmato il messaggio per appurare che non ci siano state manomissioni.

A verifica ultimata il messaggio è giudicato affidabile e viene consegnato al destinatario che, in questo modo, è sicuro di ricevere solo posta autorizzata dal dominio di appartenenza del mittente.
Ecco un’immagine che spiega in maniera grafica il processo di verifica:

DomainKeys

They Rule

Navigando su Neural.it ho scoperto un sito molto interessante realizzato in flash. Si tratta di They rule, un giochino in flash che però ha delle caratteristiche che lo rendono geniale e molto istruttivo.
They rule permette infatti di cercare e visualizzare in maniera decisamente efficace i legami che intercorrono tra le multinazionali più potenti degli Stati Uniti.

Si può partire selezionando due compagnie dal lungo elenco visualizzabile e cliccare su “Find Connection” per osservare le connessioni tra gli uomini seduti nei consigli d’amministrazione delle società.
Prendiamo due multinazionali a caso: Microsoft e CocaCola.
Come si vede dalla figura James I. Cash Jr., nella boardroom di Microsoft siede anche su quella di General Electric insieme a Samuel A. Nunn Jr. che a sua volta è nella boardroom di CocaCola.
Bisogna evidenziare peraltro come Samuel A. Nunn Jr. sia anche nei consigli d’amministrazione di Dell (produttore americano di pc) e di Chevron Texaco.

Ovviamente si può anche effettuare una ricerca libera selezionando per esempio una sola società e divertirsi cliccando su ogni membro del consiglio d’amministrazione visualizzando gli incarichi ricoperti nelle boardroom di altre società.

Microsoft-CocaCola

Incidente evitato per richard Stallman. Morto l’hacker Hans Bakker

Da notizie pubblicate sul sito NewsForge.net e su http://www.wiggy.net/tmp/accident/ si è appreso di un incidente che, in un primo momento, sembrava avesse coinvolto Richard Stallman (RMS).

Lo stesso RMS ha invece confermato di essere già sceso dall’autovettura su cui poco prima stava viaggiando con gli hacker Hans Bakker, Edwin Hermans e Sebastian S, di ritorno dal Sane04 (System Administration and Network Engineering Conference) di Amsterdam.
Stallman era stato lasciato a Parigi e dunque non si trovava al momento dell’incidente nell’autovettura.

Tragica invece la sorte di Hans Bakker che purtroppo nello scontro è deceduto, come confermato dalla fidanzata.
Edwin Hermans e Sebastian S hanno riportato numerose fratture e sono stati sottoposti a interventi chirurgici ma sembrano fuori pericolo.

FlexWiki

Microsoft per la terza volta rilascia un programma con licenza opensource: FlexWiki.
Dopo Windows Installer Xml e Windows Template library il colosso di Redmond ha scelto nuovamente una licenza open, la Common Public License, e il sito SourceForge.net per pubblicare i sorgenti di un suo programma.

Nella fattispecie FlexWiki è uno strumento di collaborazione di gruppo molto versatile derivato dal famoso WikiWiki.

slashdot style

Il sito è partito!!!


Il template richiama il portale Slashdot una tra le fonti di informazione più accreditate nella comunità di smanettoni mondiale….


Buona lettura…