Un watt in meno può fare la differenza

Cercavo da tempo un apparecchio che mi permettesse di misurare i consumi energetici degli apparecchi elettronici che ho in casa. Negli Stati Uniti tutti gli “ecogeek” usano il mitico Kill-A-Watt ma qui in Italia non va bene, così mi sono messo alla ricerca di un misuratore che potesse fare al caso mio. Ho trovato l’oggetto del desiderio da Leroy Merlin, un misuratore di consumo elettrico Avidsen che sopporta un carico massimo di 3000w.

Ho fatto subito delle prove per vedere il consumo dell’Eee BOX B202 e devo dire che i bassi consumi del nettop sono realtà. Senza monitor acceso, l’Eee Box consuma appena 24w con Windows XP Home, Firefox aperto con 5 tab, Nod32 attivo e poco altro. Con il monitor acceso, un BenQ FP71G+, i consumi oscillano tra 46 e 48w, ben al di sotto del mio portatile, un HP Pavilion DV6500 che con Vista Home Premium arriva tranquillamente tra i 70 e i 73 watt, sempre con browser e antivirus attivi.

A prima vista Ubuntu 9.04 Beta si comporta decisamente meglio: sul notebook HP con Firefox aperto e Update Manager che scarica e installa aggiornamenti si attesta tra i 66 e i 71w. Per ora non ho fatto delle comparative che abbiano una certa riproducibilità e non ho attivato particolari profili energetici, mi sono limitato a dare un’occhiata al misuratore durante un utilizzo “normale” dei PC, ma mi piacerebbe realizzare, appena avrò più tempo, una serie di test così da stilare una sorta di guida alle applicazioni e alle configurazioni dei sistemi operativi che permettano di contenere i consumi energetici.

Intanto un consiglio lo posso già dare: se dovete compilare qualcosa con gcc su Linux o deframmentate Windows, almeno spegnete il monitor, l’ambiente e la bolletta ringrazieranno 😉

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