Le voting machine di George W. Bush

In qualche cittadina dell’Ohio sembra che alcune macchinette per il voto elettronico siano impazzite. In cittadine di appena 623 abitanti hanno assegnato ben 3000 voti a George W. Bush. Dice il proverbio: errare humanum est. Il problema è che non si tratta di umani ma di software che prima registrano il voto dell’elettore attraverso un touchpad e poi contano le preferenze. Dovrebbero essere infallibili…ma forse non è così.

Forse non tutti sanno che il maggior produttore di macchinette per il voto elettronico è una società che si chiama Diebold e che il sistema operativo su cui gira il software per il conteggio dei voti è nientemeno che Microsoft Windows.

Direte voi e allora?. E allora a me, e a molti altri cittadini statunitensi, il fatto che per il voto venga utilizzato un software “chiuso” preoccupa. Mi preoccupa perchè nessuno può controllare come il programma di voto funziona, dato che i sorgenti sia del software Diebold che del sistema operativo Microsoft sono ben nascosti nelle casseforti delle rispettive società e non sono pubblicamente accessibili.

Ma Diebold non è la sola produttrice di voting machine, così le chiamano gli americani, a utilizzare software chiuso funzionante su piattaforme windows. ES&S and Sequoia sono le altre due società produttrici di voting machine che hanno offerto i propri servizi nelle presidenziali americane del 2 novembre.

Tornando a Diebold, Netcraft ricorda come ben 75,000 voting machine siano utilizzate in ben nove stati, tutte appoggiandosi a un software denominato Global Election Management System (Gems) che a sua volta utilizza database Ms Access per archiviare le preferenze di voto.

Bev Harris, un attivista informatico, ha dimostrato che il file Access in cui Gems archivia le preferenze e il totale dei voti può essere tranquillamente falsificato semplicemente aprendolo con Access e modificandolo a piacimento.

Nell’Agosto 2003 alcuni ATM, i comuni bancomat tanto per capirci, erano stati messi in ginocchio da Nachi, un worm per sistemi windows particolarmente aggressivo. Gli ATM colpiti funzionavano tutti su software Diebold operante all’interno del sistema operativo Microsoft Windows Xp Embedded, vulnerabile all’exploit sfruttato dal worm

L’alternativa opensource (a sorgente pubblicamente accessibile) alle voting machine basate su software proprietario fortunatamente esiste si chiama EVM2003 è scritto in Python e usa il linguaggio XML per archiviare i dati raccolti ma purtoppo rimane soltanto un’applicazione promossa da un’organizzazione no-profit senza ricevere la dovuta attenzione…almeno per adesso.