Come velocizzare Android: consigli pratici

Android

Non sono uno che cambia smartphone ogni anno e non posso permettermi dei device di fascia alta. Preferisco avere dei terminali che a fronte di una spesa contenuta, 150-200 euro al massimo, abbiano caratteristiche tecniche ideali per un uso medio e soprattutto ottima ricezione e durata della batteria. Ecco perché un anno fa circa mi sono orientato verso un LG G2 Mini, dopo aver avuto una pessima esperienza con un Galaxy Nexus (formattato ben 4 volte in un anno a causa di continui blocchi). Amo tuttora questo smartphone che ha una dimensione ideale per me, 4,7 pollici, una batteria che dura tantissimo grazie ai suoi 2440mAh, un ottimo audio e una ricezione egregia oltre a consentirmi di fare praticamente tutto ciò di cui ho bisogno.

Unico neo è la scarsità di storage del G2 mini che è equipaggiato con soli 8 GB, 4 dei quali occupati da Android, e pur se espandibile con una scheda SD è molto facile arrivare a riempirlo completamente. Ecco dunque alcuni consigli pratici, ricavati dalla mia esperienza personale, per velocizzare Android e soprattutto risparmiare spazio:

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Usare AirVPN su Android e iOS per navigare in modo anonimo

Esistono tantissimi servizi di VPN, con costi decisamente abbordabili, ma pochi garantiscono privacy e anonimato reali. Uno dei migliori in questo senso è AirVPN, servizio italiano citato nella classifica di Torrentfreak aggiornata al 2013. AirVPN utilizza OpenVPN, molto più sicuro di PPTP, consente di connettersi tramite le porte 80 TCP/UDP, 443 TCP/UDP e 53 TCP/UDP da praticamente qualsiasi sistema operativo desktop o mobile: Windows, Linux, Mac OS X, Android e iOS. Inoltre ha anche un costo contenuto, un abbonamento per tre mesi costa 15€, ma si trovano anche dei coupon che permettono di risparmiare qualche euro.

Su Windows è presente un client che, previa installazione di OpenVPN, consente di fare login con il proprio nome utente e selezionare a quale dei tanti server offerti da AirVPN connettersi, su altri sistemi come Linux, Mac, Android e iOS le cose si “complicano” leggermente, è necessario infatti generare un file di configurazione attraverso una procedura guidata sul sito di AirVPN e importarlo in un client OpenVPN.

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