iPhone guida essenziale: jailbreak e Cydia

Esistono molte ottime guide al jailbreak dell’iPhone e all’installazione di programmi attraverso Cydia, ma vorrei cercare di dare una panoramica degli step fondamentali per offrire, a chi si avvicina per la prima volta a questo smartphone, un documento “condensato” a cui poter fare riferimento.

Il primo passo da compiere per avere pieno controllo del telefono è effettuare il jailbreak. L’operazione è estremamente facile utilizzando blackra1n, programma funzionante su Windows di GeHot che si occupa di jailbrekkare con pochi clic il melafonino (come ben descritto in un video tutorial su iSpazio).

La procedura di jailbreak dell’iPhone è semplice:

  1. si scarica l’eseguibile di blackra1n su un PC che abbia preferibilmente Windows XP e lo si avvia con un doppio clic
  2. si spegne l’iPhone e lo si collega tramite cavo USB al PC
  3. in blackra1n si clicca sul pulsante “make it rain”. A questo punto si può accendere l’iPhone.

  4. la comparsa della faccia di GeHot sullo schermo dell’iPhone testimonia della buona riuscita dell’operazione

Se tutto è andato bene, avremo tra le icone della SpringBoard la goccia nera di blackra1n, basta un clic per avviarla. Il tool da la possibilità di scegliere tra tre package installer: Cydia (il più noto e popolare), Rock e Icy. Vista la community che ruota dietro Cydia è consigliabile scegliere quest’ultimo. Terminata la procedura di installazione di Cydia avremo a disposizione un gestore software che utilizza apt-get per installare pacchetti .deb (per architettura armel) su iPhone.

Tutte le volte che avvieremo Cydia, cliccando sull’icona relativa, verranno aggiornate le sorgenti software impostate. Cliccando su “Manage” si accede ai “Packages”, l’elenco dei software installabili dai repository. Cliccando invece su “Sources” è possibile aggiungere, modificare o cancellare nuove sorgenti software.

Una tra le prime sorgenti che sicuramente vorrete abilitare è Hackulo.us che permette di installare “Installous“. Con quest’ultimo si possono installare file .ipa, il formato usato da Apple per pacchettizzare le applicazioni su App Store. Molto spesso i file .ipa che si trovano in rete, e in particolare su Appulo.us, sono file illegali che permettono di installare gratuitamente su iPhone applicazioni a pagamento. Devo dire che con tutto il software presente nei repository Cydia, e quello che si può aggiungere inserendo nuove sorgenti software, la voglia di installare software pirata cala drasticamente.

L’installazione attraverso Cydia di software aggiuntivo è davvero semplice: si può cercare un software cliccando su “Sections” avendo a disposizione delle categorie, oppure si può usare il tasto “Search” se già si sa cosa cercare.

Personalmente ho fatto una scelta abbastanza parsimoniosa di software, ecco le mie scelte:

  • OpenSSH (fondamentale per collegarsi via SSH e gestire da remoto l’iPhone)
  • adv-cmds (permette di avere comandi basilari come “ps” “last” finger”)
  • nano (il mio editor di testi preferito)
  • top (utile per vedere il consumo di memoria dei processi)
  • Installous (attraverso l’abilitazione del repository Hackulo.us)
  • apt 0.7 Strict (per avere apt-get e poter installare/rimuovere software da linea di comando)
  • sbsettings (programma utilissimo per disabilitare/abilitare moltissime funzioni velocemente, ad esempio il WiFi o anche SSH)
  • screen (tool impagabile per gestire più sessioni da terminale)
  • Mobile Terminal (permette di avere un terminale utilizzabile direttamente dalla SpringBoard)

Ricordate che la prima volta che si accede tramite ssh all’iPhone l’utente da utilizzare è “root” mentre la password è “alpine”. La password può essere cambiata dando il comando “passwd” da root e impostando una nuova password.

Uniche note negative una volta effetuato il jailbreak sono un rallentamento dell’iPhone all’avvio e il rischio di aggiungere repository software di terze parti non sicuri, che potrebbero mettere in pericolo i dati presenti sul telefono. Per il resto, effettuando il jailbreak, si sfruttano davvero tutte le potenzialità dell’iPhone facendolo diventare un vero e prorio computer da tasca dotato di un sistema Unix completo.

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